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17 giugno 2011

L'altare della semplificazione


Per chi fosse interessato al genere qui può leggere l'intervista che mi ha fatto Donna Moderna e che è oggi in edicola.
Mi corre però l'obbligo di fare una precisazione rispetto a questa domanda-risposta:
Hai mai partecipato a un concorso di bellezza?
«Mai. Ma ho sempre guardato Miss Italia. Se fossi stata più magra e più alta avrei tentato anche quella strada, perché no?».
In realtà ho detto al giornalista una cosa diversa, e cioè: quando ero piccola e anche da ragazzina guardavo Miss Italia, modello egemone della donna in tv. E proprio grazie a quegli input televisivi, se avessi avuto più potenzialità fisiche, avrei forse partecipato al concorso di bellezza.
Da lì la riflessione: com'è possibile che quella che oggi mi sembra una macelleria della peggior specie rappresentasse per me un'attrattiva? Non è forse perché la tv ci plasma e senza strumenti culturali forti è difficile difendersi?
Ecco, ogni volta che provo a sollevare argomenti del genere (vedi il caso del Grande Fratello), i giornalisti sacrificano sull'altare della semplificazione qualunque tipo di riflessione, e mi fanno poi passare per quella che non sono.
Ma non demordo, e continuerò a proporre questi spunti. A costo di sembrare quella che aspira a partecipare al Grande Fratello o ai concorsi di bellezza.



10 gennaio 2011

E' fatta.

Comunicato ufficiale di Mediaset: esclusi i 3 concorrenti del Grande Fratello che hanno bestemmiato. Ad aprile si vota.


25 giugno 2010

Che conquista!

Fossi nelle femministe degli anni Settanta, quelle che hanno combattuto per l'emancipazione della donna e per i loro diritti, sarei incazzata dell'uso che della loro battaglia e rivoluzione ne facciamo oggi.
Vado in giro e vedo un sacco di ragazze sotto i venti tutte pelle e ossa. Mi siedo in un bar e sento discorsi su peli, diete e magliette. Odio le generalizzazioni, ma il modello della velina/modella anoressica/paperina sorridente e silenziosa per forza di cose mi sembra che finalmente sia riuscito a penetrare nella società.
Care femministe: quanto lavoro per nulla.


2 febbraio 2010

E mo'?


Adesso cosa facciamo, li eliminiamo ad uno ad uno, una bestemmia dopo l'altra?
No, perché fossi stata io dentro la casa del Grande Fratello, dopo l'annuncio dell'espulsione di Massimo per una bestemmia da far ridere, avrei organizzato la bestemmia collettiva da ammutinamento del Bounty.
Anche senza la disobbedienza civile, però, è un fatto che gli italiani bestemmino. E se quella è la casa del reality, dove tutti si ammucchiano con tutti, si menano, etc., dovrebbero essere anche liberi di bestemmiare.
Perché altrimenti il reality va bene solo quando c'è da fare audience (con la scopata in diretta, ad esempio), ma se c'è da portare avanti una minima campagna culturale (la libertà di bestemmiare - sta poi alla sensibilità dei singoli ritenerla opportuna o meno), allora il Grande Fratello non può tirarsi indietro.
Perché il reality a metà non vale.
Peccato che non ne siano consapevoli i partecipanti, forse troppo impegnati a truccarsi o a ingellarsi i capelli.

*da Francesco Sciotto. Fortuna che ci sono i Radicali a mandare in onda tutto, "senza filtri, senza mediazione, senza veline!":



26 gennaio 2010

Il reality del peggio

Sono letteralmente schifata dall'espulsione di Massimo dalla casa del Grande Fratello.
In questa edizione le abbiamo viste tutte, e anche da questo blog avevamo applaudito all'emancipazione sociale rappresentata dal reality: il transessuale da donna a uomo, la relazione lesbo fra due che si consideravano etero, l'omosessuale che ci provava con l'eterosessuale, un ragazzo che ha mollato la famiglia per la tipa che ha incontrato nella casa, e poi gente che si picchiava, che diceva a una ragazza di fare film porno.
Ma la bestemmia no, è inaccettabile. Sulla bestemmia non si passa sopra, neanche se uno si inginocchia e chiede perdono "a tutta Italia" (come piace tanto dire a quelli che stanno lì dentro).
Se bestemmi sei direttamente eliminato, subito, senza neanche farti un po' di tugurio o qualche punizione corporale.
Oltretutto proprio la Marcuzzi si sente obbligata a scusarsi per il termine "mongoloide", usato dai membri della casa più volte e per offendere, ma nessuno si sente in dovere di eliminare i responsabili.
E sono delusa per il comportamento dei GFini: perché non si sono ammutinati tutti, perché non hanno cacciato una bestemmia all'unisono per fare una disobbedienza civile nei confronti di questo fantomatico regolamento, anziché star lì a piangere come dei coglioni?
Semplice: lì dentro si comportano esattamente come facciamo fuori, che stiamo come stiamo perché ci facciamo mettere i piedi in testa e non ci battiamo mai per i nostri diritti, per le libertà, e per quello in cui crediamo.
Un vero reality, del peggio di noi e delle leggi che ci guidano.


24 gennaio 2010

Quanti comportamenti sono peggiori di una bestemmia?

Al Grande Fratello, come molti sanno, se ne vedono di tutti i colori: invidie, maldicenze, sotterfugi, falsità, insulti, botte e chi più ne ha più ne metta. Ogni volta si scatena un po' di maretta, si minacciano provvedimenti disciplinari, ma i protagonisti vengono immancabilmente perdonati e lasciati amorevolmente proseguire il gioco.

Invece sono pronto a scommettere che questa volta, dopo che perfino il Codacons ha ritenuto di scomodarsi, si procederà senza colpo ferire all'espulsione, sulla scorta della solita ipocrisia -tutta italiana, e quindi tutta casa e chiesa- in base alla quale è più grave insultare una divinità (la cui esistenza, ne converrete, è quantomeno controversa) che prendersela con una persona in carne e ossa.

E' bene sottolineare che non si tratta di una novità: nel calcio, ad esempio, alcuni comportamenti violenti contro gli avversari vengono sanzionati da regolamento con un cartellino giallo, ma se uno rivolge una parolina poco edificante a Dio o alla Madonna non si scherza, rosso diretto e andare a pentirsi sotto la doccia.

Non nutro, lo preciso, grande simpatia per le bestemmie; ritengo, tuttavia, che esse costituiscano un esempio assai meno negativo di altri comportamenti come la violenza fisica e verbale verso gli altri, l'ipocrisia, la grettezza, l'intolleranza e un'ulteriore serie di atteggiamenti riprovevoli: potendo scegliere, insomma, preferirei che i miei figli fossero costretti a sorbirsi una bestemmia piuttosto che una lite velenosa, magari con qualche ceffone, tra due persone in carne ed ossa.

Voi che ne dite: è colpa mia, che sono un miscredente senza rimedio, oppure sono loro, ad essere un tantino ipocriti?




4 novembre 2009

L'interrogazione del GF


Dopo che uno si è sganasciato dalle risate guardando il video, sorge spontanea la domanda: avranno selezionato i casi più disperati, oppure in Italia c'è proprio tanta gente che pensa che Maldini sia un personaggio storico e che Londra si scrive L'Ondra?
Se così fosse, beh, dovremmo cominciare a farci qualche domanda su quello che la scuola insegna, e non su cosa c'è appeso in classe.


27 novembre 2008

No, non voglio andare al Grande Fratello

Caro Dagospia,

Ieri Santoro ha citato la notizia riportata dal suo sito sul mio provino al Grande Fratello. Avevo già smentito tale notizia, smentita ripresa da Francesco Rigatelli, come le riporto qui sotto: "C’è chi, invece, come il diabolico dj Pierluigi Diaco, l’ha fatta a entrambi i candidati. [...] Incontrando lei per strada, strappandole il titolo per il DiacoBlog: «Altro che giovani del Pd, Giulia sogna il Grande Fratello». Spiega Innocenzi: «Ho fatto il provino perché valeva anche per Che tempo che fa e Mattino 5. Non credo che parteciperei al GF, ma dimostrare in tv che oltre a veline e culturisti nella società sia presente un’altra parte di giovani mi piacerebbe. Quando l’ho detto a Diaco, mi ha risposto: “Sei troppo pura per la politica”».

Sotto la notizia da lei riportata: 7 - Luciano Verre per il settimanale TU Giulia Innocenzi, 24 anni, volto da velina, era candidata alle elezioni della segreteria PD Giovani. Ma non ha vinto, al suo posto è salito Fausto Raciti con il 72% delle preferenze (a Giulia il 12%). Subito ha inviato una lettera al suo leader Walter Veltroni comunicando che avrebbe fatto altro. E che cosa? Ha raggiunto gli studi di Cinecittà a Roma e ha partecipato ai provini per la prossima edizione del Grande Fratello. Ora, fonti vicine alla Endemol (casa produttrice del programma di Canale 5), sussurrano che Giulia è convincente. Da Veltroni al Grande Fratello per dimenticare la politica? Del resto, Luxuria insegna.

Spero potrà smentire sul suo sito tale notizia (smentita successivamente pubblicata sul sito di Anno Zero). Addirittura il provino risale agli inizi di ottobre e nel video dico espressamente che "non sono interessata al Grande Fratello". Vero è che è si può approfittare dello spunto per una riflessione: durante le primarie dei Giovani Democratici l'elettorato di riferimento erano i ragazzi dai 14 ai 29 anni. La fascia dai 14 ai 20 non è raggiungibile comunicativamente nè attraverso i quotidiani, nè con i salotti televisi come Porta a Porta o Ballarò. Milioni di ragazzi, però, guardano il Grande Fratello o Uomini e Donne: format televisivi che presentano una società di aspiranti veline e culturisti. Perchè, allora, anziché snobbare tali trasmissioni e semplicemente volgersi dall'altra parte, non mostriamo ai ragazzi una società in cui sono presenti anche giovani che fanno politica, che si divertono e che vogliono trasmettere quella passione? Non so se sarei disposta io stessa a immolarmi per tale "missione", certo è che potremmo svegliarci un giorno in cui la tv al ribasso avrà sortito i suoi effetti nella società reale...