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22 giugno 2010

Il partito è mio e me lo gestisco io

Da garantisti quali siamo, attendiamo gli esiti dell'indagine della procura per capire cosa sia successo con i rimborsi elettorali destinati al partito di Antonio Di Pietro, o meglio, se se li sia intascati con la sua associazione privata "Italia dei Valori", cui partecipano anche la moglie e la fidata Silvana Mura, oppure se siano stati correttamente indirizzati al partito "Italia dei Valori".
L'episodio, però, mi permette di tornare sulla particolarissima situazione del partito di Antonio Di Pietro, che se nella forma dei primi 15 artt. dello Statuto potrebbe farvi credere che non ci sia una virgola fuori posto, dovete arrivare all'art. 16 per capire che tutto ciò che avete letto prima non vale una cippa: quel che conta sono le "disposizioni transitorie" (chissà rispetto a quale transizione...):
Fino a sua rinuncia, il ruolo di Presidente dell’Associazione viene assunto dal fondatore del Partito, on.le Antonio Di Pietro.
Fino a sua rinuncia, al Presidente fondatore – ed esclusivamente a lui, salvo sue deleghe espresse - spettano i seguenti ulteriori compiti:
  • titolarità del simbolo richiamato all’art. 1 dello Statuto;
  • modifica ed integrazione del presente Statuto;
  • approvazione del rendiconto preventivo e consuntivo;
  • ripartizione e utilizzo dei contributi e dei finanziamenti pubblici e privati;
  • approvazione degli Statuti regionali del partito (anche con riferimento alle specifiche modalità di individuazione dei delegati assembleari);
  • delega scritta per la presentazione delle liste ed il deposito del simbolo;
  • supervisione del Registro generale aderenti e del Registro generale Circoli;
  • titolarità dei siti internet nazionali del Partito e del giornale del Partito;
  • definizione delle candidature alle elezioni politiche europee e nazionali;
  • interventi cautelari urgenti - ivi compreso i provvedimenti di decadenza ed il commissariamento nelle varie realtà regionali e territoriali - in caso di grave violazione dello Statuto o delle direttive di ordine generale impartite ovvero per mancato raggiungimento degli obiettivi prefissati;
  • nomina del Tesoriere;
  • assegnazione di incarichi retribuiti;
  • autorizzazione per lo svolgimento della prima Assemblea Regionale dei Delegati ed approvazione del preventivo Regolamento congressuale
Che ve ne pare? A me sembra (e scusate la brutalità) che con queste "disposizioni transitorie" se i rimborsi elettorali finiscono al partito o all'associazione privata non cambia proprio niente. Si tratta in ambedue di una gestione proprietaria della politica. Che porta, per forza di cose, ad alcune degenerazioni, che queste siano legali (come auspichiamo nel caso di Di Pietro), o illegali.
Finché non finirà questa messinscena del rimborso elettorale...


13 aprile 2010

Il dono dell'utilità

A bruciapelo. Ma ha senso indire un referendum abrogativo, cioè:
  • raccogliere 500.000 firme;
  • farsele approvare dalla Corte costituzionale;
  • indire il giorno del referendum;
  • cominciare la campagna informativa nel periodo precedente il voto;
  • cercare disperatamente di raggiungere il quorum;
  • ottimisticamente, raggiungere il risultato di abrogare la legge sul legittimo impedimento.
Considerato che il legittimo impedimento dura 18 mesi, e che comunque grava su di esso la questione della possibile incostituzionalità, questo referendum ha un senso?
Io penso di no, e consiglierei agli amici dell'Italia dei Valori di impegnarsi in iniziative più costruttive.


23 marzo 2010

AAA poveri candidati ospitasi


Un altro che ha speso all'incirca 1000€ per la sua campagna elettorale, e che mi fa quindi piacere ospitare sul mio blog, a prescindere dalla condivisione o meno del programma elettorale.
Come dice lo stesso candidato:
E' un concetto "a la Lessig": o si riducono i soldi che servono per fare politica, o non passerà mai né gente giovane, né gente che non sia già compromessa con i potentati di turno.



Confronto-scontro

Ti sei stufato delle solite facce?
Hai voglia di assistere a un confronto fra candidati della stessa coalizione, anziché al noto "pollaio"?
Sei curioso di sentire quale potrebbe essere il programma per la regione di un candidato nato nell'86, o addirittura nell'89?
Ce l'ho io l'appuntamento che fa per te!
Stasera alle 18, alla sede storica del Pd di via dei Giubbonari, "I giovani per Emma Bonino" (il titolo lascia il tempo che trova, lo so, e lo farò subito presente!): Annalisa Chirico (lista Bonino Pannella) vs. Livio Ricciardelli (Pd) vs. Fernando Gallone (Idv). Modera: la sottoscritta.
Chiederò a chi ci ascolterà di valutare la mia imparzialità, anche perché sarò severissima: altro che tribune elettorali!
Ti aspettiamo.



6 febbraio 2010

Castrazione - della sinistra

Secondo Il Giornale sarà Paola Calorenne a vincere la giovanile dell'Italia di Valori nel congresso in corso.

Se è vero quello che dice la signora Berlusconi, che il premier è malato, sessuofobico, spinto da impulsi irrefrenabili, allora le consiglio la castrazione.
Ecco perché la sinistra perde e continuerà a perdere.