Visualizzazione post con etichetta Giulio Tremonti. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta Giulio Tremonti. Mostra tutti i post

2 agosto 2011

Quello che Tremonti non dice (e nessuno gli chiede)

Qualcuno mi deve spiegare chi è il santo in paradiso di Tremonti, perché io non l’ho capito.
E me lo sono chiesto sul Fatto quotidiano, che potete leggere qui.


4 giugno 2010

Se questo è giornalismo

Ammirate l'ultima opera d'arte di Marcello Veneziani: ritratto di Tremonti.
Mi astengo dal commentare, perché occorrerebbe abbassarsi al suo livello:
Mi piace vederlo quando fa soffrire Bondi, mi ricorda er Canaro quando chiudeva in gabbia le sue vittime e gli praticava dolorosi tagli. Mi esalta quando prende a calci Brunetta, realizzando il sogno di milioni di fannulloni.
[...]
Misogino è forse riduttivo, credo che Tremonti non sopporti nemmeno i bambini, ma ho forti dubbi anche sui vecchi e in genere sugli adulti. È insofferente verso il prossimo anche se si sforza di non darlo a vedere.
[...]
Se gli propongono una escort, Tremonti chiede quanti chilometri fa con un litro. Se lo invitano al compleanno di una ragazza, le manda una copia del suo libro La paura e la speranza, ma poi non si presenta al festino; in compenso le manda la visita fiscale. Se gli infilano una bella zoccola nel letto, ordina la derattizzazione. Se gli fanno ingurgitare con l'inganno una pillola di viagra, al più gli scompare la erre moscia.
[...]
Mi rendo conto che è riduttivo definire Tremonti semplicemente anti-italiano. Più giusto sarebbe definirlo disumano, e lo dico come un complimento. Il genere umano non è il suo genere preferito. Tremonti è un incrocio ben riuscito tra un elettrodomestico e un extraterrestre.
[...]
Standogli vicino ebbi l'impressione che usasse il baygon come brillantina per i capelli e il flit come deodorante. Non credo invece che Tremonti usi il dopobarba perché non mi pare che cresca la barba sul suo volto, al più si deposita un leggero pulviscolo, come sui display della tv e del computer.
[...]
Devo scusarmi infine con il ministro se ho messo in giro una scabrosa diceria anatomica su di lui, che sta circolando con incresciosa insistenza: nel corso di una cena insinuai che Tremonti al posto degli organi genitali avesse un euro. E che da bambino, invece, avesse la lira tra le gambe. Niente malizie, alludevo solo a un caso di deformazione professionale.
Che tocca fà per campà...


24 maggio 2010

La spesa improduttiva


Giulio Tremonti:
E' ora di ridurre effettivamente il peso della mano pubblica: [...] dovranno preoccuparsi solo i falsi invalidi e gli evasori.
Da quando ho letto questa dichiarazione mi sono chiesta: ma il ministro dell'economia ha dovuto aspettare il crack della Grecia e l'allarme Italia per decidere di farla finita con chi truffa lo stato? Sembrerebbe un po' ingenuo da parte di una persona accorta come Tremonti.
Il sospetto, allora, è ben più inquietante: non è che si ha l'intenzione di tagliare le indennità alle famiglie con persone disabili, facendo passare la manovra all'opinione pubblica come un repulisti di fannulloni e ciarlatani?
Se così fosse, consiglio a Tremonti di guardarsi questo video: capirebbe cosa significa accudire e amare una persona con disabilità. Al momento, come dice la mamma di Claudia, l'indennità di accompagnamento non copre neanche le spese, e con l'abbandono del lavoro per poterle stare accanto, riescono a sopravvivere solo grazie alla pensione del papà.
Ecco, Tremonti: cerchiamo di non fare preoccupare troppo i veri invalidi, che di preoccupazioni ne hanno già tante.



21 ottobre 2009

Fisso alla sparata

Se dobbiamo prendere sul serio l'ultima uscita dei nostri governanti, che con una sparata dietro l'altra continuano a dominare l'agenda politica anziché farsela dettare dall'attualità e dai watchdog mediatici, allora sento di esprimermi e di dire che è l'ennesima bella cazzata.
Il posto fisso eretto a valore da Tremonti si traduce nella diminuzione della libertà dei cittadini di poter aspirare a un lavoro al pari delle proprie possibilità e ambizioni.
La sicurezza cui ambire e cui l'ultima dichiarazione di Tremonti si ispira è quella del reddito fisso e universale, garantito in tutti i paesi europei eccetto l'Italia e gli altri fanalini di coda come noi.
Da qui una riflessione, che parte sempre dal presupposto di prendere sul serio l'ultima sparata del Pdl: la dichiarazione di Tremonti è la presa di coscienza che il Pdl, nei suoi anni di governo in questo ultimo quindicennio, ha fallito nella sua rivoluzione liberale promessa dal '94, che non solo non è riuscita nel suo intento, ma che non è proprio mai cominciata.
Il ministro dell'economia vorrebbe quindi trasferire la doverosa garanzia dei lavoratori ad avere un reddito fisso, che permetta a tutti di vivere una vita serena, dallo stato, che ha fallito, alle aziende, che dovrebbero accollarsi l'onere del mantenimento dei suoi dipendenti.
Il risultato di tale operazione totalitaria sarebbe un ulteriore decadimento di questo paese, che conterebbe su cittadini tristi e demotivati, lontani anni luce dalla felicità costituzionale americana. Ritengo desolante, infatti, che nelle statistiche europee siano i nostri giovani quelli che spiccano per l'ambizione di avere un posto fisso. Ritengo il dato, infatti, un'ulteriore dimostrazione della mancanza della nostra Repubblica a poter garantire ai cittadini la sicurezza tale per potersi realizzare.
Sempre che dobbiamo prendere sul serio le dichiarazioni del ministro, si intende.