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13 aprile 2011

Quando finirà?

A vedere i servizi in tv dei famigliari delle vittime di Viareggio e de L'Aquila fuori da Montecitorio mi viene da piangere.
Sia chiaro: che sia come ha detto Alfano, che questi processi in realtà non verranno toccati, o che sia invece come dice l'opposizione, non importa. Questi qua non sanno neanche le conseguenze che la prescrizione porterà con sé. Il punto è un altro.
Quello che fa male e che non riesco più a sopportare è che per salvare Berlusconi stanno mettendo in pericolo le regole che abbiamo deciso per convivere tutti insieme e per non vivere in anarchia. Oggi il nostro paese è stritolato dagli affari di una persona sola, e il Parlamento è diventato un'assemblea di avvocati della difesa che sta facendo di tutto per non fare processare il suo imputato. Quelle stesse regole che abbiamo scelto per vivere in pace tutti insieme, quindi, sono utilizzate, distorte, stracciate, per il beneficio di uno solo, e cioè del Presidente di quelle stesse regole. Tanto varrebbe, allora, tornare all'anarchia: almeno ci risparmieremmo tutto questo.
E continuo a guardare quei famigliari che tengono in mano i cartelloni con le facce delle vittime, sorridenti, spensierate, e mi chiedo dove siamo arrivati. Ma soprattutto, quando finirà.


10 agosto 2010

Con che coraggio

Fatemi capire, perché sono al momento molto confusa.
Oggi si terrà il processo al più giovane detenuto di sempre di Guantanamo, Omar Ahmed Khadr: era stato arrestato all'età di 15 anni per aver ucciso un soldato americano e ferito un altro con una granata. E' da 8 anni che è in carcere, e ora rischia di passarci il resto della vita. In quell'agguato in Afghanistan è rimasto ucciso il padre, grande finanziatore di Al Qaeda, e mutilato il fratello.
Ora, non sto certamente chiedendo di rilasciare Omar e di chiedergli di uccidere ancora tanti altri soldati come ha fatto quando aveva 15 anni, ma con che coraggio noi occidentali "civilizzati" denunciamo il flagello dei bambini soldato in Africa, dopo che ne abbiamo catturato uno, lo abbiamo torturato, tenuto in prigione per 8 anni senza giudizio e ora saremo i primi nella storia contemporanea a mettere un bambino soldato sotto processo?
Obama, premio Nobel per la pace: se ci sei, batti un colpo.


18 marzo 2010

Tic tac

Arrestato il vice di Vendola, -10 giorni alle elezioni.
Anche questa è giustizia a orologeria?
No, perché se si adotta un principio, deve valere per tutti.



8 febbraio 2010

Giustizia su ordinazione

Il ministro Alfano ha fatto il punto sullo stato attuale delle "riforme" della giustizia nel nostro Paese:
  • Legittimo impedimento (approvato alla Camera, ora al Senato):
    non è una legge ad personam, né pone Silvio Berlusconi al riparo dalla giustizia.
  • Immunità parlamentare (al momento al vaglio del governo - non dei parlamentari):
    l'espressione immunità è diventata un sinonimo di illegalità. Questa equazione va smontata.
  • Lodo Alfano bis:
    stiamo studiando l'approdo migliore. Non siamo dell'idea di improvvisare una soluzione.
  • Processo breve:
    non ha nessuna urgenza di essere approvato, però abbiamo intenzione di mantenere saldo il principio che i cittadini debbano sapere il momento in cui si è condannati o dichiarati innocenti.
  • Ddl Valentino, che mira a modificare la legislazione sull'uso dei pentiti:
    sono contrario a un intervento sulla legislazione in materia di pentiti oggi perchè rappresenterebbe un segnale di allentamento della tensione nel contrasto della criminalità organizzata, tensione che invece noi stiamo tenendo alta.

Che il processo breve, dal fine condivisibile ma dalle conseguenze e metodi devastanti, fosse solo lo spauracchio da sventagliare contro chi era reticente all'adozione di immunità e lodo Alfano? Guarda caso è stato calendarizzato il legittimo impedimento, con tanto di fax per costringere i parlamentari Pdl alla loro presenza, ma del processo breve non si sente più parlare, se non in lontananza, come reminder.
L'unica cosa certa è che degli interessi dei cittadini, manco l'ombra.